
Da anni mi batto contro la presenza di amianto negli edifici pubblici, nelle aree industriali e in tutti quei luoghi in cui continua a rappresentare un rischio silenzioso ma gravissimo per la salute.
Da anni mi batto contro la presenza di amianto negli edifici pubblici, nelle aree industriali e in tutti quei luoghi in cui continua a rappresentare un rischio silenzioso ma gravissimo per la salute. In questo percorso ho sostenuto anche l'utilizzo di nuove tecnologie per il monitoraggio e la mappatura, come l'impiego di droni e sistemi di rilevamento avanzati, che permettono di individuare con maggiore precisione e rapidità le coperture contaminate.
Il rischio sanitario legato all'amianto rimane enorme, ma i costi di smaltimento e bonifica continuano a scoraggiare molti cittadini e imprese. Per questo è indispensabile una strategia nazionale che sostenga chi vuole rispettare l'ambiente e le leggi, acceleri gli interventi, incentivi le tecnologie innovative e metta finalmente al centro il diritto alla salute. La sicurezza non è un'opzione: è un dovere condiviso, che riguarda istituzioni, imprese e comunità.
A proposito di amianto, un caso eclatante e scandaloso, che resta una ferita aperta, avvenuto a Roma, in zona Eur, è l'abbattimento del Velodromo Olimpico, un edificio storico, progettato per le Olimpiadi del 1960, demolito il 24 luglio 2008 senza alcuna precauzione, nonostante la presenza di amianto e le perizie che ne certificavano il rischio.
⚠️ Demolizione senza precauzioni
In quegli anni, il Comune di Roma era guidato dal Sindaco Walter Veltroni, mentre la Regione Lazio era presieduta da Piero Marrazzo. Mi sono battuta con determinazione per fare luce su questa vicenda e con l'obiettivo preminente di tutelare la salute dei cittadini: la demolizione ha generato una nube di polvere contenente fibre di amianto, come denunciarono tecnici e residenti.
📅 24 luglio 2008
Data demolizione
Walter Veltroni
Sindaco di Roma
Piero Marrazzo
Presidente Regione Lazio
🏛️ Olimpiadi 1960
Edificio storico