
Dalla morte del giovane Vito Scafidi all'impegno nazionale per mettere in sicurezza le scuole italiane.
Il 22 novembre 2008 il diciassettenne Vito Scafidi, nato e cresciuto nel mio Comune, Pianezza, perse la vita quando il soffitto della sua aula, del Liceo Darwin di Rivoli, crollò improvvisamente. Quel tragico episodio ha rivelato in modo drammatico quanto fossero vulnerabili quasi la totalità degli edifici scolastici italiani e quanto fosse urgente mettere al sicuro i luoghi di studio.
La tragedia di Vito, ti ho sentito ancora di più perché sono spesso andata a rendere omaggio alla sua tomba, piena di ricordi e simboli della sua infanzia, ha aperto una battaglia civile e politica per la sicurezza scolastica. Dopo la morte di Vito, il Governo dell'epoca, guidato da Matteo Renzi, avviò una mappatura degli edifici scolastici più a rischio, individuando le priorità di intervento e stimolando il dibattito pubblico sulla necessità di un piano nazionale di manutenzione straordinaria. Poi però, non se ne parlo più.
In Italia ci sono circa 40.000 edifici scolastici statali, di questi, secondo un dossier del 2025, circa 36.000 edifici — cioè 9 scuole su 10 — "non sono a norma" perché mancano una o più certificazioni obbligatorie previste dalla normativa di sicurezza scolastica.
< 50%
Edifici con certificato di agibilità
55%
Senza controlli vulnerabilità sismica
~10%
Con tutte le certificazioni
36.000
Edifici non a norma (9 su 10)
Ed è per questo che voglio tornare a richiedere elenchi e nuova mappatura ai Ministeri competenti dell'Istruzione e del Merito (MIM), Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), Ministero dell'Interno (Vigili del Fuoco).
📅 22 novembre 2008
Data tragedia
🏫 Liceo Darwin
Rivoli (TO)
🏘️ Pianezza
Comune di nascita
17 anni
Età al momento della tragedia