
Dare nomi a strade e luoghi non è solo amministrazione: è educazione, memoria, identità.
Con il gruppo "Toponomastica Femminile", nato su Facebook nel gennaio 2012 e diventato Associazione nel 2014, abbiamo avviato progetti per incrementare le vie, le piazze, i corsi alle figure femminili. A quel momento infatti il censimento toponomastico nazionale, condotto dal gruppo, ha appurato che la media di strade intitolate a donne andava dal 3 al 5% (in prevalenza madonne e sante), mentre quella delle strade dedicate agli uomini si aggirava sul 40%.
3-5%
Vie dedicate a donne
40%
Vie dedicate a uomini
Dal momento che a scegliere i nomi da dare alle video sono i Comuni, attraverso delibere di giunta, abbiamo iniziato ad avviare progetti di sensibilizzazione verso i Sindaci.
Dalla constatazione di questo gap sono partite le tante iniziative rivolte - sia alla scuola, sia all'intera cittadinanza, attraverso concorsi e corsi di formazione, mostre fotografiche e documentarie, convegni e conferenze, performance e salotti letterari, itinerari turistici in ottica di genere e pubblicazioni - che andassero nella direzione di recuperare le biografie delle tante donne che si sono distinte sui territori ma del quale si sono perse le tracce.
💡 Principio fondamentale
Dare nomi a strade e luoghi non è solo amministrazione: è educazione, memoria, identità. E una società che riconosce le sue donne è una società paritaria, più consapevole e più giusta.
📅 Gennaio 2012
Gruppo Facebook
🏛️ 2014
Diventa Associazione
📊 Censimento nazionale
3-5% vie a donne